Il Direttivo della Camera Penale di Torre Annunziata, riunito in data 27/06/2023,
Premesso che
- Si è appreso che in data 26 Giugno 2023, all’esito di un giudizio innanzi la Corte di Assise di Appello di Napoli, il Presidente della Corte è stato costretto a interrompere la lettura del dispositivo, atteso che alcuni familiari delle persone offese, presenti in aula, hanno iniziato ad inveire pesantemente, anche con frasi e toni minatori, così protestando avverso la decisione di condannare gli imputati “solo” alla pena di anni 18 e anni 9 e mesi 6, pena, peraltro, ridotta per il rito abbreviato;
- Solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine, richiesto dalla Corte, è stato possibile ripristinare le condizioni per consentire ai Giudici la pubblicazione del dispositivo;
- Successivamente, alcuni degli Avvocati impegnati nel processo, dopo essere usciti dalla sede del Palazzo di Giustizia, venivano avvicinati dai familiari delle vittime e aggrediti verbalmente. Il Prof. Carlo Taormina era aggredito anche fisicamente colpito al volto con alcuni schiaffi.
Considerato che
- Il gravissimo episodio denunciato non stupisce perché si iscrive in una lunga lista di eventi analoghi che da tempo si ripetono perché frutto di una esasperazione, anche mediatica, che tende ad una rappresentazione “malata” e, quantomeno, “discutibile” della giustizia.
- Ancora una volta, senza alcun rispetto e senso critico, si propaganda un’idea barbarica del processo, in virtù della quale è possibile aggredire chicchessia, perché non si condivide una decisione.
- Ancora una volta attraverso una narrazione perversa, si fa passare una severa condanna, peraltro in danno di due giovanissimi imputati, come un’assoluzione o, comunque, come un provvedimento estremamente mite.
- Ancora una volta i protagonisti del processo, Avvocati e Giudici, divengono bersaglio per il solo fatto di aver svolto il proprio lavoro, peraltro con abnegazione, dignità e grande senso di responsabilità.
- Ancora una volta, ad averla vinta è il circo mediatico creato da alcuni organi di stampa adusi alla narrazione enfatica dei fatti di cronaca; alla ricerca del capro espiatorio; alla presentazione del processo quale strumento di moralizzazione della società; all’esasperazione della tesi accusatoria fino all’invocazione della più grave delle sanzioni. Ciò alimentato dai “social” ove utenti privi di qualsiasi freno inibitorio, per quanto spesso ignari di ogni dinamica processuale, sparano a zero sui protagonisti e sono pronti a gridare allo scandalo ogni volta che non sia irrogata la sanzione esemplare, individuando in Giudici e Avvocati i nemici di tale disegno salvifico e, come tali, degni di offesa e minaccia.
Tanto premesso e considerato, il direttivo della Camera Penale
DENUNCIA
I gravi fatti accaduti, chiedendo che il Presidente del Tribunale di Napoli, il Presidente della Corte di Appello, il Procuratore Generale, i Responsabili della sicurezza del Palazzo di Giustizia e tutte le Istituzioni competenti possano avviare un’indagine per accertare eventuali responsabilità, ma, soprattutto, perché possano profondere ogni sforzo, per evitare che casi simili si ripetano, eventualmente rafforzando il sistema di vigilanza e sicurezza nei casi, quali quello di specie, dove gli eventi descritti non erano certamente imprevedibili
COMUNICA
La propria solidarietà al Prof. Avv. Carlo Taormina e a tutti colleghi coinvolti nei gravi fatti descritti, nonché ai Sigg.ri Giudici, togati e onorari, che sono divenuti oggetto delle frasi offensive e minatorie durante l’udienza del 26 Giugno 2023
DICHIARA
Lo stato di agitazione per i gravi fatti accaduti, preannunciando ogni iniziativa volta a ribadire l’intangibilità del diritto di difesa, in ogni sua declinazione; nonché a tutelare l’onorabilità e la stessa incolumità degli Avvocati, presidio irrinunciabile del processo e, prima ancora, di ogni stato di diritto e di ogni società che ambisca a definirsi civile.
Manda al Segretario per le comunicazioni di rito, oltre che alla Segreteria dell’UCPI e all’Osservatorio Avvocati Minacciati.
Torre Annunziata, 27/06/23
Il Presidente
Avv. Renato D’ANTUONO
Il Segretario
Avv. Francesco ROMANO